FIRMATO IL NUOVO PROTOCOLLO REGIONALE CON FISH e FAND

21 Feb 2022

Più attenzione ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nei diversi ambiti della vita quotidiana – salute, servizi sociali, mobilità, integrazione scolastica e lavorativa – con interventi di sostegno mirati alle loro esigenze, specialmente nella fase della ripresa dopo il lockdown.

Va in questa direzione il Protocollo firmato dalla Regione Emilia-Romagna e con i Comitati regionali emiliano-romagnoli della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e della FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili), che per la seconda volta – dopo la prima intesa del 2015 – conferma in un’unica regia ruoli e funzioni dei soggetti coinvolti nei percorsi di sostegno all’autonomia e alla qualità della vita delle persone con disabilità.

Il 30 settembre in viale Aldo Moro la sigla del documento, con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e i rappresentanti di FISH e FAND Giuliana Gaspari e Andrea Prantoni.

“Rinnoviamo un impegno con chi rappresenta non solo le istanze delle persone con disabilità, ma anche le loro speranze e aspirazioni- afferma Bonaccini. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato i responsabili regionali di FISH e FAND, abbiamo ascoltato il loro punto di vista, nella consapevolezza che numerose persone in Emilia-Romagna vivono una condizione spesso difficile. Vogliamo che ciò che serva loro sia al centro delle nostre politiche di welfare e sanitarie. Investiamo un terzo del Fondo regionale per la non autosufficienza nei servizi domiciliari, diurni e residenziali, anche per dare un aiuto concreto ai loro familiari, così come destiniamo fondi alla formazione e all’inserimento lavorativo, all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’adeguamento di appartamenti e edifici, per l’installazione di ascensori o montascale, solo per fare un esempio. Ma non è soltanto una questione di risorse. Attraverso l’azione congiunta di tutti gli assessorati competenti – dalla salute al welfare, dalla scuola al lavoro, dalla mobilità alle infrastrutture – vogliamo rafforzare ancora di più l’impegno per garantire alle persone con disabilità la possibilità di un progetto di vita reale e vogliamo farlo insieme a loro, partendo dalle loro esperienze”.

“Il rinnovo dell’intesa con le due maggiori Federazioni delle persone con disabilità- sottolinea Elly Schlein, testimonia il grande impegno dei soggetti coinvolti e ha l’obiettivo di individuare prassi condivise, ulteriori collaborazioni e approfondimenti operativi per l’ascolto dei bisogni delle persone più fragili e per la loro piena autonomia e inclusione sociale. Con la firma del documento, daremo continuità alla strada intrapresa per non privare del dovuto sostegno anche le loro famiglie, sulle quali ha pesato gran parte del disagio e delle difficoltà determinate dalla chiusura delle strutture e dei servizi assistenziali a causa dell’emergenza sanitaria. Vogliamo lavorare insieme perché venga superata ogni forma di impedimento che limiti alle persone con disabilità e alle loro famiglie la possibilità di realizzare il proprio progetto di vita”.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per il rinnovo di questo impegno e ringraziamo la Regione per la disponibilità che sta dimostrando- sottolineano Giuliana Gaspari e Andrea Prantoni, che rappresentano rispettivamente le Federazioni FISH e FAND. Quello del post epidemia da Covid, per le persone con disabilità è un momento estremamente difficile ed è importante poter contare anche sulla vicinanza delle istituzioni. Apprezziamo in particolare il progetto della Regione di coinvolgere trasversalmente tutti i settori, dalla sanità al welfare, dalla scuola ai trasporti, perché trasversali sono i bisogni delle persone e delle famiglie che rappresentiamo”.

Con il nuovo protocollo Regione, FISH e FAND puntano a rafforzare la collaborazione già in essere per realizzare interventi di sostegno come facilitazione all’accesso al lavoro, integrazione scolastica, più opportunità per i progetti di vita personali e abbattimento delle barriere, sia quelle che ostacolano la mobilità urbana e l’accesso ai trasporti, sia quelle che limitano la comunicazione e l’informazione.

L’assistenza alle persone con disabilità in Emilia-Romagna
Ogni anno sono oltre 19 mila le persone con disabilità gravi e gravissime assistiti in Emilia-Romagna grazie alla rete dei servizi socio-sanitari per le persone in età adulta. Di questi, oltre 16 mila ricevono assistenza attraverso la frequenza di centri diurni socio-occupazionali o socio-riabilitativi (5mila persone), concessione di assegno di cura (2.400 persone), assistenza domiciliare o altri servizi (8.600).

 

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